Mi scuso con i partecipanti
al simposio "Crescere tra le righe", in programma a Bagnaia
(Siena) il 13 e 14 maggio, organizzato dall'Osservatorio Giovani
Editori, finanziato da enti pubblici e dunque riservato a pochi
privati, ma purtroppo non ci sarò. Anzitutto perchè, ovviamente,
non sono stato invitato. Ma soprattutto perchè, non essendo
dotato di un grande autocontrollo, non risponderei delle mie
azioni e delle mie parole dinanzi a eventi come il dibattito
del 13 maggio sull' "Etica dell'informazione", che prevede fra
gli altri gli interventi di Giulio Andreotti e di Marco Tronchetti
Provera.
Non che abbia qualcosa di personale contro i due illustri relatori.
E' che se due personaggi simili vengono invitati a insegnare
l'etica dell'informazione, vuol dire che in Italia il concetto
di etica dell'informazione è divenuto piuttosto elastico. Per
dire: mi ero fatto l'idea che l'etica dell'informazione dipendesse
dal numero di notizie vere e di giornalisti liberi che circolano
nel Paese. Per questo scrivo articoli sui giornali che gentilmente
mi ospitano e libri per gli editori che gentilmente mi pubblicano.
L'ultimo libro, che esce in questi giorni da Rizzoli Bur con
il titolo "Intoccabili" e la prefazione di Paolo Sylos Labini,
l'ho scritto con l'inviato dell'Unità Saverio Lodato, per raccontare
la storia dei processi di mafia e politica istruiti a Palermo
dal pool di Falcone e Borsellino, poi da quello di Gian Carlo
Caselli e infine (con una prudenza a tratti imbarazzante) da
quello di Piero Grasso. Sarebbe stato interessante discuterne
con gli insigni invitati. M
agari per chiedere ad Andreotti che cosa c'entri lui con l'etica,
visto che è stato ritenuto definitivamente colpevole di associazione
per delinquere con Cosa Nostra fino alla primavera del 1980
(reato accertato, ma prescritto)...continua e visto che la stragrande
maggioranza dei giornali e telegiornali hanno raccontato che
è stato assolto.
Essendo presenti a Bagnaia i direttori dei giornali e telegiornali
che hanno diffuso questa maxiballa, ma anche Tronchetti Provera,
cioè l'editore che ha normalizzato La7 imponendovi ogni sera
il maxiballista Giuliano Ferrara, sarebbe stato utile ascoltare
le loro spiegazioni sulla compatibilità fra le balle che raccontano
e l'etica dell'informazione. Ma temo che sarà impossibile. I
vari Mentana, Confalonieri, Calabrese, Sorgi, Feltri, Gasparri,
Tremonti, Veltroni, Casini se la canteranno e se la suoneranno
fra loro, facendosi reciproci complimenti".
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