Certo, Marco Travaglio non perde occasione per attaccare
Berlusconi, la Lega e la cdl, ma anche lui è costretto
a rilevare la gravità della situazione in casa ds. Secondo
il giornalista de l'Unità anche le forze politiche della
maggioranza sono coinvolte nelle scalate bancarie che
in questi mesi hanno riempito le prime pagine dei giornali
e in maniera più grave dell'opposizione. Anche se su di
loro sarebbe caduto il silenzio dei media. Nonostante
ciò, Travaglio deve ammettere «le gravi responsabilità
politiche e morali» della sinistra.
Travaglio, lei è l'autore del paragone fra palazzo
Chigi presieduto da D'Alema e una merchant bank. Sempre
lei ha detto che in quel periodo a palazzo Chigi entrarono
"persone con le pezze al culo e uscirono miliardarie".
Con quello che è apparso in questi giorni, lo stesso ragionamento
vale per la segreteria ds?
«Io non ho mai parlato dei ds, io mi riferivo al governo
D'Alema, basta vedere il sito marcotravaglio.it. Molti
nomi già li conoscevamo. Oggi viene fuori che anche persone
come Consorte e Sacchetti in quegli anni hanno accumulato
diverse fortune».
Si riferisce all'affaire Telecom?
«Certamente. Ecco perchè confermo quanto detto. Anzi,
dico che non sono contento di avere avuto ragione. Parliamo
anche di Gnutti, per esempio. Tutti questi personaggi
hanno tratto notevole giovamento da quella stagione. Sono
le stesse persone che hanno un ruolo nelle odierne scalate
e grazie a quelle fortune si sono allargati. Di sicuro
senza quella stagione non avrebbero potuto pensare di
scalare il Corriere o acquistare banche».
Ma anche oggi i ds si rendono protagonisti di vicende
finanziarie. Lei cosa ne pensa?
«Ci sono alcuni fra i massimi dirigenti che hanno sposato
la causa dell'unipol e purtroppo così facendo si sono
legati le mani: non sono stati liberi e non lo sono tuttora
di dare un giudizio su quello che è successo e stava succedendo.
Sotto gli occhi c'erano scalate poco trasparenti e intrecciate
tra di loro, tutte politicamente sponsorizzate, e l'appoggio
dato dai ds a unipol ha impedito loro di prendere posizione
su quanto stava succedendo al Corriere, su Fazio e sui
compagni di strada di Consorte».
Il vertice dei ds avrebbe le mani legate?
«Certamente, l'articolo più illuminato lo ha scritto
Ezio Mauro, direttore di Repubblica, secondo cui i ds
sono un partito che si è messo nelle condizioni di essere
a sovranità limitata. Ha dovuto, con i suoi esponenti,
fare dichiarazioni molto ambigue, se non addirittura di
difesa di Fazio. Se al contrario non avesse avuto certi
legami, avrebbe potuto dire cose che poi non ha detto».
D'Alema sostiene il contrario e mitizza l'autonomia
del suo partito...
«D'Alema non dice quello che è successo. Tutti abbiamo
visto e sentito le loro dichiarazioni. Nell'elettorato
di sinistra non si accetta che ci possa essere una questione
morale e quindi ci si scandalizza perchè si pretende dai
propri rappresentanti un comportamento irreprensibile
dal punto di vista morale. E la difesa di D'Alema, il
più pulito ha la rogna e quindi cosa volete da noi, non
è accettabile. Queste cose me le aspetto da Berlusconi
o, ai tempi, da Craxi. Vede, gli elettori di Berlusconi
sono uguali al cavaliere quindi se lo meritano».
Scusi, ma c'è l'ha con un terzo della popolazione
italiana?
«Non ho detto che sono mascalzoni, semplicemente non
si pongono certe domande».
Condivide le critiche di Rutelli al collateralismo
ds-coop?
«Sicuramente, i rapporti privilegiati sono innegabili.
Così come è evidente il collateralismo tra Rutelli e gli
attuali vertici della bnl. Non crederemo che lui fa certe
battaglie perché non ha rapporti con le banche? A Rutelli
da fastidio che la bnl entri nell'orbita di un altro partito.
Tutto qua».
Fassino e D'Alema adesso cosa dovrebbero fare?
«Queste sono discorsi che riguardano gli iscritti. Io
trovo che non stanno dando nessuna risposta adeguata rispetto
alle perplessità nate. Non è in questione il diritto dell'unipol
di scalare le banche, io sono preoccupato di quello che
dicono in pubblico, non al telefono. Devono spiegare perchè
hanno difeso per tutta estate gli immobiliaristi, se c'è
un rapporto tra questa difesa e la loro alleanza con Consorte,
perchè hanno protetto Fazio e non hanno attaccato chi
c'era dietro le scalate al Corriere che tanto ricordano
la P2. E' successo qualcosa di drammatico in questi ultimi
mesi e l'opposizione ha agito con il freno a mano tirato».