Marco Travaglio, giornalista, collabora per "La Repubblica", "L'Espresso",
"L''Unità" e "Micromega". Ha pubblicato diversi libri sulle vicende
giudiziare di Berlusconi, tra cui "Bravi ragazzi". Tagliente e
sarcastico, dice la sua su quanto sta succedendo nel mondo dell'informazione.
Perché Mentana è stato sostituito al Tg5?
Perché evidentemente la dose di servilismo che lui poteva
garantire al suo padrone non bastava più. Mentana è
una persona che comunque ha sempre salvato la faccia. Ora questo
non era più sufficiente e lo hanno sostituito con Rossella,
uno che la faccia l’ha già persa abbondantemente.
E il risultato del cambiamento si è visto fin dai primi
giorni: ad esempio, hanno fatto sparire dai titoli del Tg5 la
richiesta di condanna a Berlusconi. Stanno creando la versione
televisiva de "Il Giornale". Credo che ne vedremo proprio
delle belle.
E Calabrese alla direzione di "Panorama"?
Io con Calabrese ho avuto un rapporto diretto di lavoro, al "Messaggero"
è uno che dove lo metti sta.
Qual è l’aspetto più negativo della Legge
Gasparri?
Difficile dirlo, non so cosa si potrebbe salvare di quella legge.
Bisognerebbe prenderla e buttarla via tutta. Forse l’aspetto
più negativo è la parte relativa al digitale terrestre,
che è una truffa. Se va tutto bene, il digitale terrestre
entrerà a pieno regime in Italia tra dieci anni. Per ora
gli unici canali visibili sono uno della Rai e uno di Mediaset:
si tratta dell’ennesima occasione per moltiplicare il potere
nelle mani di una sola persona. Un altro aspetto negativo della
Gasparri è il perpetuarsi del monopolio della pubblicità
nelle televisioni. In questo modo la stampa viene schiacciata
e non ha altra alternativa che chiedere e scendere a favori con
le concessionarie televisive e, quindi, a scendere a patti con
il padrone.
E’ stato firmato il primo atto verso la privatizzazione
della Rai.
La privatizzazione della Rai è una barzelletta. La normativa
prevede che è possibile acquistare fino al massimo dell’1%
delle azioni della Rai, senza possibilità quindi di entrare
nel merito della gestione. Chi le acquisterà queste azioni?
Coloro che già la controllano. E’ un modo per fare
soldi, per fare cassa e per lasciare la Rai nelle mani di un unico
partito e in particolare del suo padrone.
Il controllo sull’informazione quali sviluppi futuri potrebbe
avere? Quali saranno le prossime ‘teste’ a cadere?
Mah...forse manca solo il Tg3, che è l’unico telegiornale
rimasto a dare le notizie in generale. Le persone che ci sono
ora mi sembrano ben disposte ad adeguarsi ai nuovi dettami senza
nessun problema. Mi è giunta voce che Berlusconi abbia
di recente fatto una lavata di capo a Mimun... mi fa tenerezza:
che altro può fare più di quello che già
fa?
Dopo il licenziamento di Mentana, Costanzo ha dichiarato di ‘sentirsi
solo’.
Forse si sente solo perché gli ascolti delle sue trasmissioni
vanno male. Undici anni fa, tutti hanno detto che Montanelli non
si doveva toccare e anche Mentana disse che si sentiva un po’
solo. Ma quando è stato mandato via nessuno ha mosso un
dito. Se Costanzo si sente solo, che chiamasse Licio Gelli a fargli
compagnia.
Hai lavorato con Montanelli a "La Voce";. In questi
anni come hai vissuto il rapporto con il mondo del giornalismo?
"La Voce"; era un giornale nel quale mi identificavo
in pieno, se avessi pensato a come fare un giornale l’avrei
fatto esattamente così. Era una testata libera, senza padrone
ed è morta proprio per questo. E’ stato chiaro fin
da subito che un giornale così non sarebbe più nato.
Quindi mi sono trovato di fronte due strade: o cambiare lavoro
o cercare di volta in volta chi mi facesse scrivere senza censurarmi.
Ho trovato giornali sia a destra, come "L'Indipendente";,
sia a sinistra, come "La Repubblica", "L'Unità"
e "Micromega". Devo ringraziare persone come Padellaro,
Colombo e Flores D'Arcais se ho la fortuna di non venire censurato.
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Paola Giudiceandrea
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