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Storie, sentenze e scandali di 25 pregiudicati, 26 imputati, 19 indagati e 12 miracolati "eletti" dal Popolo Italiano - prefazione di Beppe Grillo

 

«Che i pregiudicati mi rappresentino in Parlamento e che siano pure pagati con le mie tasse non l’ho mai mandato giù. Le Camere sembrano comunità di recupero. Un nuovo Inferno di Dante con i suoi gironi o meglio il Paradiso dei delinquenti, dei prescritti, degli imputati e degli indagati. Gente che fa le leggi dopo averle violate, o mentre le viola, o prima di violarle. La via giudiziaria alla politica…»

Beppe Grillo

 

recensione del Corriere della Sera

recensione de La Repubblica (file in formato PDF)

 

 

 

A furia di parlare di «quote rosa», si rischia di trascurare una rappresentanza parlamentare ben più rappresentativa, o ben più rappresentata: quella degli eletti nei guai con la giustizia. Le «quote marron». Il nuovo Parlamento (italiano ed europeo) conta già 25 condannati definitivi, 8 condannati in primo grado, 17 imputati, 19 indagati, 10 prescritti, più un pugno di miracolati dall'immunità, da leggi vergogna e da giudici distratti. Il totale è di 82, di cui 65 di centrodestra e 17 di centrosinistra. Il primo contribuente alle quote marron è Forza Italia, con 29 eletti; seguono An con 14, Udc con 10, Lega Nord con 8, e in fondo Dc, Psi e Movimento per l'autonomia con 1 per ciascuno. Nell'Unione svettano Ds e Margherita (6 più 6), seguiti a distanza da Udeur e Rifondazione (2 più 2) e Rosa nel pugno (1).

Un campionario di reati «comuni», perlopiù senz'attinenza alcuna con la politica . Vince la classifica dei delitti preferiti dai parlamentari la corruzione (18 casi), tallonata da finanziamento illecito (16), truffa (10), abuso d'ufficio e falso (9), associazione mafiosa (8), bancarotta fraudolenta e turbativa d'asta (7), associazione per delinquere, falso in bilancio e resistenza pubblico ufficiale (6), attentato alla Costituzione e all'unità dello Stato e costituzione di struttura paramilitare fuorilegge (5), concussione, favoreggiamento e frode fiscale (4), diffamazione, abuso edilizio e lesioni (3); poi, a quota 2, banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti. Fanalini di coda, con un solo caso per ciascuno: omicidio, associazione sovversiva, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, istigazione a delinquere, incendio, calunnia, voto di scambio, fabbricazione di esplosivi, plagio e persino adulterazione di vini.

Su 900 e rotti parlamentari, i «diversamente onesti» accertati o sospettati sono una novantina. Uno su dieci. Una percentuale di devianza criminale che non si riscontra nemmeno nelle più disagiate periferie metropolitane . Chi avvistasse un poliziotto di quartiere, è pregato di condurlo al più presto alla Camera e al Senato.