Che dei pregiudicati mi rappresentino in Parlamento e che siano
pure pagati con le mie tasse, non l’ho mai mandato giú. Estorsori,
truffatori, evasori, mentitori, calunniatori. Il Parlamento è il
nuovo Inferno di Dante con i suoi gironi, o meglio è il Paradiso
dei delinquenti, dei prescritti, dei giudicati in primo e secondo grado in attesa di sentenza definitiva, degli indagati. Gente che fa
le leggi dopo averle violate, o mentre le viola, o prima di violarle. È la via giudiziaria alla politica. Il Parlamento ridotto a comunità
di recupero.
Ho provato a mandarli a casa con l’aiuto della Rete. Con l’iniziativa «Onorevoli Wanted». Ho pubblicato nomi-cognomi-reato
dei parlamentari sul mio blog www.beppegrillo.it. Ho raccolto
60.000 euro grazie alle offerte dei lettori del blog per comprare
una pagina su un quotidiano e denunciare questa situazione unica
al mondo. Ho ricevuto il rifiuto degli editori italiani e di molte testate
internazionali.
Dopo mesi di tentativi, ho finalmente pubblicato la lista sull’Herald Tribune. Ne hanno parlato la Bbc e giornali australiani e
indiani. La Gandhi Peace Foundation, una tra le piú importanti
organizzazioni nel mondo per la difesa dei diritti civili, mi ha citato
e mi ha inviato una lettera: «Nel nostro Parlamento abbiamo
scoperto 16 pregiudicati di cui alleghiamo le fotografie, ma li abbiamo
subito cacciati via a calci nel sedere». Che, per dei non-violenti
gandhiani, non è male. Dall’Uzbekistan mi hanno fatto sapere
che il loro Parlamento arriva al massimo a 18 condannati: 25
parevano troppi anche a loro.
Tutti i giornali italiani hanno dovuto scrivere dell’iniziativa. Ma
i parlamentari condannati sono ancora là, a ingrassarsi con i nostri
soldi, a farsi chiamare onorevoli dal popolo piú servile del mondo.
Anche loro, però, hanno una funzione sociale e un lato positivo.
Quello di provocare scandalo e di far vendere libri a chi gli scandali
li smaschera e li racconta, come gli ottimi Gomez e Travaglio con
questo loro «Onorevoli Wanted».
|